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Produttori di yatch, primo in classifica Azimut-Benetti

L’ industria nautica italiana non è mai stata meglio. Lo dimostra l’andamento del fatturato generale del settore, che oggi vale oltre il 3,2% del Pil e di recente sta vivendo annate positive a livelli mai visti prima. Nel 2022 la nautica in Italia ha fatturato oltre 7,3 miliardi di euro: risultato in aumento del 20% rispetto al 2021. In realtà è dal 2013 che il comparto vive una crescita continua, eccezion fatta per il 2020, quando il fatturato subì una decrescita del 2,6% rispetto al 2019: tutto sommato leggera, considerando che la pandemia ha bloccato ogni attività economica e che il Pil dell’Italia è sceso di quasi il 9%. Ma a contribuire al valore della cantieristica italiana non sono solo i produttori di yacht.

La principale voce che concorre a formare il fatturato complessivo dell’industria nautica italiana è innanzitutto la cantieristica , che vale oltre i due terzi del totale. Poi ci sono la produzione di accessori (circa il 25%), motori (tra il 7 e l’8%) e, infine, il “ refit ” (l’attività di riparazione e restauro delle imbarcazioni). Vediamo in questa classifica quali sono i principali produttori di yatch in Italia .

Azimut-Benetti, leader con 1,2 miliardi di fatturato

Con un fatturato di oltre 1,2 miliardi di euro, Azimut-Benetti è il primo gruppo della nautica italiana per valore di vendite, nonché primo produttore mondiale di megayacht, con un’ampia gamma di modelli sul mercato. Azimut-Benetti, come gruppo, esiste dal 2003, anche se ha alle spalle una storia molto più lunga, che affonda le radici nell’esperienza di Azimut , azienda produttrice di yacht dal 1969 e di Cantieri Benetti , che realizza imbarcazioni dal 1873 . Il gruppo Azimut-Benetti ha oltre 526mila metri quadri di area produttiva distribuita in 138 stabilimenti in 80 paesi del mondo e un team di 2.350 dipendenti . I suoi marchi principali sono Azimut, una gamma di imbarcazioni a motore dai 13 ai 38 metri e Benetti, tra i più grandi costruttori mondiali di megayacht da 37 a oltre 100 metri.

produttori di yatch

Gruppo Ferretti, portafoglio ordini di 1,3 miliardi di euro

Supera il miliardo di euro di fatturato anche il Gruppo Ferretti , altro leader internazionale della progettazione, costruzione e commercializzazione di yacht a motore e imbarcazioni da diporto. Ferretti Group, che trae origine da un’impresa familiare attiva anche nel settore auto negli anni ‘60, oggi gestisce sette cantieri navali in Italia e ha clienti in oltre 70 paesi , in particolare in Europa, Asia e Stati Uniti. Sono sette i marchi di Ferretti: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line e Wally. Il Gruppo è quotato alla borsa di Hong Kong e al 31 dicembre 2022 aveva raggiunto un portafoglio ordini , ossia l’insieme di ordini richiesti dai clienti in attesa di esecuzione, per un valore di 1,3 miliardi di euro.

Produttori di yacht, Sanlorenzo a quota 742 milioni

“Costruiamo poche barche all’anno, perché fare le cose nel modo giusto significa anche farle su misura”. Questa frase compare sul sito internet della Sanlorenzo Yacht , al terzo posto della graduatoria (742 milioni di fatturato). E dice tanto di questa azienda fondata nel 1958. La Sanlorenzo, infatti, ha fatto della qualità la propria bandiera, decidendo da tempo di poter soddisfare le richieste di non più di 50 clienti all’anno. Pochi esemplari costruiti ogni dodici mesi: unica filosofia possibile per assicurare l’eccellenza del prodotto. In oltre 50 anni di attività, Sanlorenzo ha costruito e venduto circa mille yacht , ognuno personalizzato al massimo per essere unico e diverso dagli altri. La sede principale del cantiere si trova ad Ameglia (La Spezia), ma esiste una seconda divisione a Viareggio , casa storica della nautica italiana.

Per The Italian Sea Group una storia lunga 448 anni

The Italian Sea Group può vantare una storia secolare, che si rifà al Cantiere Picchiotti, risalente al 1575 , di cui ha rilanciato il marchio ponendolo ai vertici della classifica dei produttori di yacht. Con 295 milioni di fatturato, The Italian Sea Group è un punto di riferimento della nautica internazionale, specializzato nella progettazione di yacht fino e oltre i 100 metri di lunghezza. Con una presenza tra La Spezia , Marina di Carrara e Viareggio, in 448 anni di storia gli yacht varati riconducibili al gruppo sono stati oltre 1.260 . Italian Sea Group conta 1.700 collaboratori , tra progettazione e produzione e 244 mila metri quadri di area produttiva totale, dislocata in otto sedi.

Superano i 100 milioni di fatturato Cantiere del Pardo e Baglietto

Cinquant’anni di storia da poco compiuti, oltre 5 mila imbarcazioni varate e oltre 20 premi vinti. Cantiere del Pardo , 180 milioni di fatturato, ha un sito produttivo di 40 mila metri quadri . È suddiviso tra falegnameria all’avanguardia, carpenteria all’insegna della tradizione e delle manualità artigiane e area di assemblaggio, dove le imbarcazioni prendono forma e vita per il collaudo finale nel bacino di prova. Supera i 100 milioni di fatturato anche Baglietto , altra realtà storica della nautica italiana, fin dal 1854 . Forte di un portafoglio ordini che arriva al 2026, per un valore totale di 360 milioni di euro.

Nautica italiana, i lavoratori sono 28.660

Come dicevamo, la nautica italiana – è il caso di dirlo – naviga in acque senza dubbio tranquille. Ma non è sempre stato così. Nel 2013 il settore era crollato a un fatturato di appena 2,4 miliardi di euro. Un livello molto basso, arrivato dopo un periodo turbolento iniziato con la crisi economica del 2008 , che aveva destato timori anche dal punto di vista occupazionale.

Oggi invece, nonostante le incertezze politiche ed economiche internazionali, il settore è in piena crescita. Gli addetti sono 28.660 (+8,8% in un anno) e il peso del comparto sul Pil italiano è sempre più evidente. Gran merito va all’ export : l’ 88% della produzione nautica italiana ha come destinazione l’estero. E oltre il 18% delle esportazioni totali del settore è rappresentato dalle imbarcazioni italiane.

I dati si riferiscono al: 2022

Fonte: Confindustria Nautica, bilanci delle aziende citate

Leggi anche: Fincantieri, le navi da crociera raggiungono quota 100

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Lunga vita a Cranchi Yachts. Dalla Valtellina la storia del Made in Italy nella nautica

L’ossimoro pare inevitabile, perché insomma, va bene lo spirito imprenditoriale, ma l’inciampo visivo e mentale è curioso: un cantiere nautico, peraltro di blasone, all’ombra delle montagne lombarde, è comunque una sorpresa. E che lo sia non solo in senso metaforico è fuori di dubbio. Perché quella della Cranchi Yachts che sforna alcune delle più invidiate imbarcazioni del Belpaese in uno stabilimento della Valtellina e incorniciata dalle Alpi Retiche è già di per sé una case history.

Per la gioia della signora Paola che con i fratelli Guido ed Elena marca la quinta generazione dell’attività creata 153 anni fa da Giovanni Cranchi, oggi squadra al comando della società di capitali di Piantedo (Sondrio) assieme a Franco Monzino, erede di un’ulteriore famiglia entrata nel gruppo condividendo responsabilità e onori. Lunga vita, tante vite. E in effetti, era un’altra epoca il 1870, quando a Bellagio, sul vicino lago di Como, aveva cominciato a muovere i primi passi la Cranchi, fabbricando comballi trainati da cavalli e diventando, dal 1932, a Brienno, un apprezzato marchio per la creazione di barche in legno.

Era arrivata la Seconda Guerra Mondiale e, come per tanti, era stata una batosta. Poi la voglia di rifarsi, sublimata da Aldo Cranchi e papà Giovanni. E nel 1970, assieme a Tullio Monzino, la decisione di cambiare passo e avviare una produzione degna di un mercato che cominciava a scoprire il bello e l’emozione della nautica da diporto. Appunto in Valtellina, in un cantiere con tanto di sede commerciale e amministrativa dove lavorare in serie imbarcazioni dai 6 ai 25 metri, per lo più entrobordo.

Come? Rinunciando all’utilizzo del legno per scommettere sulla vetroresina e su modelli dal design contemporaneo in grado di intercettare la domanda di un mercato sempre più esigente in tema di innovazione e performance ma anche di sostenibilità: dalle barche di lusso della linea Flybridge agli sportcruiser, dai Trawler ai daycruiser e ai luxury tender. Potendo poi contare su un secondo polo produttivo nella vicina Rogolo, spazio elettivo per gli yacht più grandi. E su quello che, dal ’97, nella laguna friulana, ha preso la forma di una vera e propria area di collaudo delle imbarcazioni: un Marine Test Centre dove organizzare servizi pre-sales e offrire un approccio esperienziale ai buyers e agli aspiranti clienti.

Molti gli italiani (fetta di mercato che si aggira attorno al 23%) ma ancora più numerosi gli stranieri che da anni considerano questa azienda dalla forte connotazione familiare, da 200 dipendenti e da oltre 90 milioni di fatturato l’anno, una delle migliori espressioni del ’Made in Italy. Cranchi Yachts vive con giustificata attesa il 2024, quando il portfolio dell’azienda vedrà il debutto di due nuove e raffinate ammiraglie della Flybridge Collection progettate dal Centro Studi Ricerche della società: il Sessantasette 67 ft Corsa (20,80 metri di lunghezza fuori-tutto, in grado di ospitare 18 persone) e il Sessantadue 62 fr (20,15 metri, per 16 persone).

Paolo Galliani

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A bordo come a casa, con spazi da vivere all’aperto

Navetta 64 del cantiere Absolute (ph. Alberto Cocchi)

A bordo come a casa, con spazi da vivere all’aperto

I gruppi della nautica hanno ordini tali da coprire la produzione per oltre un anno. La domanda degli armatori premia le imbarcazioni “aperte” e la ricerca dei cantieri punta alla navigazione sostenibile.

L o stato di grazia della nautica italiana è destinato a continuare per almeno due anni. I cantieri stanno raccogliendo ordini che garantiscono una copertura a lungo termine per la realizzazione degli yacht, soddisfacendo un desiderio di “grandi spazi” da vivere in esterno da parte dell’armatore. Se l’idea di barca è sempre più simile a quella di casa, le attenzioni dei clienti sembrano quindi rivolte un po’ meno agli interni e un po’ più all’outdoor, come del resto accade nell’ambito residenziale.

BARCHE COME CASE

“La crescita aziendale, anche nei momenti di crisi del 2008, è stata veramente consistente, direi esponenziale”, afferma Paola Carini , amministratore delegato in Absolute . E il 2020 della società di Podenzano (Piacenza) non ha fatto eccezione. Nonostante i due mesi di fermo, il fatturato è aumentato del 2,8% salendo così a quota 73,9 milioni di euro. Le previsioni a breve termine sono altrettanto positive: si stima un +5,8% per l’esercizio in corso, mentre il 2021-22 si dovrebbe chiudere con un ulteriore +15 percento. “Da molti esercizi – precisa Carini – registriamo un aumento di fatturato costante e abbiamo conseguito importanti risultati operativi, tutti reinvestiti in azienda. Absolute è da tempo ben patrimonializzata e opera totalmente con mezzi propri”. Nel frattempo, le direzioni di sviluppo sono prestabilite e si basano sulla volontà di arricchire il portafoglio prodotti con nuovi e rivoluzionari progetti, e di dotare le proprie infrastrutture produttive di nuovi spazi e nuovi macchinari tecnologici. “Oggi questo atteggiamento incontra un momento di mercato favorevole per la nautica: in questo scenario, Absolute prosegue anche nella terza rotta di sviluppo, e cioè la base di presenza geografica, andando così ad attivarsi nuove concessionarie locali” aggiunge Cesare Mastroianni , anch’egli ammini stratore delegato con Paola Carini e con il fondatore Sergio Maggi. La società piacentina sta investendo particolarmente su prodotti con ampie finestrature ideate come strutture portanti per l’intera costruzione, scelta che le permette di intercettare una clientela attenta alla massima unione tra spazi interni e natura. Un esempio di questa filosofia è l’ultimo nato della flotta Absolute, il 60 Fly The Absolute Prisma. “La nautica da diporto è un segmento cresciuto notevolmente negli ultimi anni, e ci aspettiamo che continui a crescere” aggiunge Mastroianni. L’azienda dispone di un centro studi interno e non si avvale di designer esterni. Tra i partner di riferimento per gli arredi spiccano Paola Lenti e Minotti. “Absolute ha colto già da molti anni l’esigenza dell’armatore di vivere la barca a motore un po’ come se fosse la sua casa. Di conseguenza gli spazi, il comfort, e il design degli interni puntano a creare un ambiente che permetta all’armatore e a chi naviga con lui di vivere a bordo più a lungo possibile”, conclude Sergio Maggi .

ACQUA E LUCE

La consegna posticipata di un’imbarcazione, su richiesta dell’armatore, ha impedito a Overmarine Group di mettere a segno un incremento di fatturato nel corso del 2020. Sono dinamiche abbastanza frequenti nel mondo nautico e il cantiere viareggino, fondato nel 1985 dalla famiglia Balducci e conosciuto nel mondo per i suoi Maxi Open a marchio Mangusta , ha ottime ragioni per non lamentarsi del -2% dell’ultimo esercizio, chiuso con 67,1 milioni di ricavi, soprattutto considerando le previsioni per l’anno in corso. Si parla infatti di un +50%, “grazie ai nuovi modelli che abbiamo lanciato, che sono molto apprezzati dagli armatori, ed al fatto che la nave viene vista come un posto sicuro dove trascorrere le vacanze”, afferma il CEO Maurizio Balducci . Oggi Mangusta offre tre nuove linee di prodotto, che corrispondono a tre modi diversi di vivere il mare: Mangusta Open (per i clienti che si vogliono spostare velocemente da un porto ad un altro), Mangusta Oceano (navi dislocanti con autonomia transoceanica) e Mangusta GranSport. “Gli armatori – aggiunge Balducci – richiedono zone vicino all’acqua (beach area) e luce per i locali della nave, caratteristiche che hanno tutte le nostre nuove navi”. Tra le circostante che potrebbero dare ulteriore impulso al settore della nautica da diporto, viene citata la semplificazione delle regole a cui si devono sottoporre le navi, “regole che devono essere uguali almeno nel nostro paese, ma auspicabilmente in tutta Europa”. Overmarine collabora per gli interni con tutti i principali brand di arredo e tra questi compaiono Minotti, Flexform, Paola Lenti, Dedar, Rubelli e Boffi. Quanto agli architetti, si predilige il rapporto con giovani freschi di laurea. “Quello che insegniamo a loro è che, per fare bene il nostro lavoro, dobbiamo realizzare i sogni del nostri clienti e non dobbiamo imporgli il nostro stile. Anche se questo ci potrebbe a volte semplificare il processo costruttivo, ci piace che ogni nostra nave sia un pezzo unico”.

DA VELA A MOTORE

Per Fabio Planamente , CEO di Cantiere del Pardo , il 2020 è stato certamente un anno da ricordare sotto l’aspetto strettamente professionale. L’azienda con sede a Forlì ha chiuso l’anno nautico ad agosto con 58,5 milioni di ricavi contro i poco meno 44 milioni del 2018/19, riuscendo anche a realizzare un ebitda su fatturato nell’ordine del 15 percento. Le prospettive? “Ottime direi. Le imbarcazioni sono considerate come uno dei luoghi più sicuri dove poter trascorrere vacanze e tempo libero e di conseguenza c’è stata una vera e propria corsa all’acquisto. Anche il 2022 è stato pressoché completato in termini di vendite e attualmente abbiamo una visibilità di preordini fino ai 15 mesi”. La produzione per il 2020-21 è stata già ampiamente coperta e si prevede, a fine anno, un fatturato di circa 75 milioni di euro, mentre per l’esercizio successivo si punta a sfondare il muro dei cento milioni. E intanto il cantiere forlivese ha pianificato l’ampliamento da 24 a 30 mila metri di superficie coperta. Il boom della società è la conseguenza di una diversificazione di business pienamente riuscita. Fino al 2017, Cantiere del Pardo si occupava solo di barche a vela, mentre oggi la produzione di imbarcazioni a motore genera l’80% dei ricavi. “I nostri punti di forza da nuovi entrati? Design, investimento in nuovi modelli e produzione made in Italy” sostiene Planamente. La metà del fatturato aziendale dipende dagli Stati Uniti, il 40% dall’Europa e il restante 10% dal resto del mondo. “In particolare – aggiunge il CEO – i clienti americani chiedono barche customizzate e motorizzazioni sempre più potenti. Inoltre, la gamma walk around è pensata per un armatore che dispone di ampie ville a Miami o in altre località costiere e quindi non vive lo yacht come se fosse una casa. Quel che conta, per lui, sono le esigenze delle ore diurne, a cominciare dagli spazi da vivere all’aria aperta”. La costruzione delle barche di Cantiere del Pardo è il frutto delle collaborazioni con studi specializzati nel design navale, tra cui Nauta Design a Milano, e dell’affidamento degli interni a maestranze locali: “I nostri artigiani gravitano tra Forlì e dintorni e sono tra le eccellenze della nautica italiana” precisa Planamente. “Inoltre, realizzando direttamente gli arredi, otteniamo parecchi vantaggi a livello di customizzazione, scelta dei materiali e cura dei dettagli”.

CONCLUSIONI IMMEDIATE

Anche se il fatturato si è contratto da 62,5 a 53,2 milioni, il 2020 è stato un ottimo anno per Rossinavi . La flessione è dipesa dalla chiusura a fine anno di tre imbarcazioni, che incideranno sul giro d’affari dell’anno in corso. Il COO Federico Rossi racconta: “I risultati sono destinati a salire drasticamente per il 2021. Il mercato sta attraversando uno stato di grazia ed era davvero difficile immaginarlo nel febbraio del 2020”. A stupire il management di Rossinavi è stata la rapidità delle negoziazioni: “I nostri clienti hanno concluso gli ordini senza esitare: contro una media di un anno e oltre, si è arrivati alla firma nel giro di due mesi. E spesso i primi contatti sono avvenuti tramite i social media, dove siamo molto presenti, e si sono rivelati una vetrina molto efficace, soprattutto Instagram” evidenzia Rossi. Un occhio di riguardo, da parte degli armatori, per gli spazi utilizzabili all’interno degli yacht: “Se quando si parla di un 70 metri ce ne sono fin troppi, di spazi da utilizzare soprattutto per il contatto con l’esterno, nelle imbarcazioni da 50 metri ci viene richiesto di ottenere il maggior numero possibile di metri quadrati, da vivere come se fossero zone verandate”. In prospettiva, tutte le attenzioni di Rossinavi saranno rivolte alla rivoluzione tecnologica che sta prendendo il sopravvento rispetto alle stesse innovazioni di design. “L’obiettivo è la svolta dello yacht elettrico, esattamente come sta accadendo nel mondo delle automobili. Le imbarcazioni sono nate come mezzo di mobilità sostenibile, nella vela che per sua stessa natura è ecologica, eppure oggi sono rimaste indietro. Il nostro impegno nell’ambito della sostenibilità è massimo e lo dimostra il fatto che già oggi realizziamo barche per il 97% riciclabili. Il futuro è legato alla riduzione graduale dei consumi: le batterie ci aiuteranno, l’energia solare da sola non basta ma va utilizzata, e mettendo tutto assieme – compresa l’intelligenza artificiale – riusciremo a contenere lo spreco di carburante”. Per gli interni, Rossinavi mixa le collaborazioni con i grandi nomi dell’arredo (Armani, Paola Lenti, Minotti, Giorgetti) al custom sulla base dei desideri dell’armatore.

ARMONIA A BORDO

Nell’anno nautico 2019/20, la lombarda Cranchi Yachts ha messo a segno una crescita del 19% superando i 50 milioni di ricavi e per l’esercizio in corso punta a superare abbondantemente i 55 milioni. L’azienda familiare (ai Cranchi si è poi aggiunta la famiglia Monzino) fondata a Bellagio e ora basata a Brienno (Como) è ora giunta alla quinta generazione ed esporta il 70% della propria produzione di imbarcazioni a motore. “Noi costruiamo imbarcazioni orgogliosamente pensate, disegnate e realizzate in Italia” afferma Paola Cranchi, responsabile della comunicazione. La gamma contempla 15 modelli e parte dai 26 piedi per arrivare fino ai 78 piedi di lunghezza. Cranchi Yachts dispone inoltre di uno showroom permanente in Friuli Venezia Giulia dove i clienti hanno anche la possibilità di effettuare delle prove in mare. “La tendenza – afferma Paola Cranchi – è quella di avere sempre più spazio a bordo a disposizione dell’armatore. Razionalità e ricerca estetica si alleano per creare ambienti confortevoli, belli e funzionali. Nelle scelte di design applicate dallo studio di architettura Christian Grande, impegnato in una stretta collaborazione con il Centro Studi Ricerche del Cantiere, non c’è nulla di eccessivo, forzato o aggressivo. Tutto è fluido e armonioso e così funzione e forma si fondono per regalare comfort all’armatore”. Per quanto riguarda gli interni, Cranchi evidenzia come la richiesta dell’armatore di una barca sempre più simile alla propria abitazione stia comportando l’abbandono di materiali e codici stilistici che da sempre caratterizzano il mondo della nautica. “Abbiamo dato a questi ‘appartamenti galleggianti’ nuove forme e nuovi colori, senza mai dimenticare la sicurezza e l’affidabilità. Il gusto italiano è molto apprezzato nel mondo e noi, grazie anche all’attività del nostro Atelier sotto l’attenta guida di Christian Grande, riusciamo a cucire l’abito giusto ad ogni imbarcazione. Un partner di riferimento del settore dell’arredamento con il quale collaboriamo in esclusiva è Flexform, della quale utilizziamo molti elementi d’arredo a bordo dello Yacht Cranchi Settantotto”.

CONSEGNE FINO AL 2023

Il 2020 di Palumbo Superyachts si è chiuso con 12 imbarcazioni in costruzione che verranno consegnate tra il 2021 e 2023. Giuseppe Palumbo , amministratore unico della società appartenente a Palumbo Group (fondato nel 1967 come piccola carpenteria di supporto per la riparazione delle navi) punta a chiudere il 2020 (il bilancio sarà depositato a giugno) in linea con il precedente, a 85 milioni di valore della produzione. “Certamente, il 2020 è stato un anno difficile anche se tutti e 5 i nostri cantieri (Ancona, Savona, Malta, Marsiglia, Napoli) sono sempre rimasti aperti garantendo assistenza alle imbarcazioni in refit presenti all’interno delle strutture”, precisa Palumbo, evidenziando che “la pandemia ha creato dei rallentamenti nel 2020 ma siamo soddisfatti di come si è chiuso lo scorso anno e siamo molto positivi per il 2021. Abbiamo appena siglato un contratto per un nuovo 43 metri Columbus e abbiamo in costruzione diverse imbarcazioni con consegne fino al 2023”. La società è oggi in fase di consolidamento: “Stiamo investendo in attrezzature tecniche con l’obiettivo di dare sempre maggiori servizi ai nostri clienti. Vogliamo che il mercato comprenda molto bene l’offerta di prodotto di cui possono disporre, 4 brand (Columbus, Isa, Mondomarine ed Extra) con connotazioni diverse e un marchio dedicato al refit, con un network di 5 cantieri nel mar Mediterraneo”. Palumbo Superyachts dispone di architetti interni che vengono affiancati al designer di riferimento scelto dal cliente. “Lavoriamo con diversi studi a seconda delle caratteristiche specifiche del progetto. L’ultimo superyacht consegnato, Columbus Sport 50 M/Y K2, ha arredi Fendi Casa, Trussardi Casa, Bentley Home, Contardi, Paola Lenti, Maxalto e tanto altro”. Le prospettive per lo yachting italiano? “Certamente l’arrivo dei vaccini ha disteso il clima internazionale e si sta tornando lentamente alla normalità. Una politica più attenta alle infrastrutture ed ai servizi marittimi, oltre ad avere dei regolamenti ben chiari, sarebbe certamente auspicabile” conclude Palumbo.

di Andrea Guolo

fatturato cranchi yachts

Editoriali di David Pambianco

Export, occorre un passo in avanti, l’adagio del cambiamento, le nuove sfide del design, massa critica e omnicanalità, la sbornia è finita. si corre in salita, il ‘new normal’ del salone del mobile.

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fatturato cranchi yachts

Quando il lusso sfrenato parla bresciano: crescita a due cifre per gli yacht del Sebino

Resi noti i dati del bilancio 2022: per Bellini Nautica ricavi oltre 12,1 milioni di euro

fatturato cranchi yachts

Ricavi oltre 12,1 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all'anno precedente: il valore della produzione supera i 15,2 milioni, in aumento di oltre il 40% sul 2021; l'ebitda (o margine operativo lordo) si attesta a quota 1,9 milioni, l'ebit (margine operativo netto) è pari a 1,2 milioni. Sono i numeri del bilancio consolidato di Bellini Nautica Spa, realtà bresciana - quartier generale a Clusane, sul lago d'Iseo - operativa dagli anni Sessanta nel settore della nautica di lusso e specializzata nel trading di imbarcazioni nuove e usate, nel restauro e trading di Vintage Riva e altri servizi correlati.

I dati del bilancio 2022

I ricavi delle vendite, come detto, nel 2022 hanno raggiunto e superato i 12,1 milioni di euro: si riferiscono in particolare al trading di yacht nuovi e di seconda mano di vari marchi e modelli, solitamente di dimensioni tra i 6 e i 24 metri, alla linea Vintage Riva (compravendita di imbarcazioni Vintage a marchio Riva e relative attività di restauro) e alla linea Refitting, rimessaggio e altri servizi. Nello specifico, per vendite di yacht nuovi e usati sono stati incassi 6,378 milioni di euro: 3,941 milioni per i Vintage Riva e ancora 1,666 milioni per refitting e rimessaggio. Nel 2021 il fatturato aveva superato di poco i 10 milioni e mezzo di euro.

Tra le vendite più significative anche un'imbarcazione Cranchi Sessantasette per un controvalore di 2,85 milioni di euro: sul fronte "vintage" venduta anche una barca Riva Aquarama per 725mila euro. Il bilancio 2022 si chiude con utili netti pari a 670mila euro, in riduzione rispetto al 2021 (quando furono pari a 1,26 milioni).

Bellini Nautica

"Sono trascorsi più di 6 mesi dalla nostra IPO (acronimo di Initial Public Offering, Offerta pubblica iniziale ndr) - spiega Battista Bellini, ceo di Bellini Nautica Spa - e la proprietà era valorizzare le risorse raccolte per ripagare la fiducia. In 6 mesi abbiamo incrementato lo stock con modelli d'epoca con il più alto potenziale sul mercato, abbiamo aumentato il valore della nostra produzione del 40%, abbiamo aperto collaborazioni con artisti in tutto il mondo, abbiamo cercato l'innovazione green con i migliori partner per garantire l'attenzione necessaria all'ambiente".

L'azienda Bellini Nautica è stata fondata nel 1967 e da sempre opera sul lago d'Iseo: la sede principale è a Clusane, dove si trovano anche il cantiere, le strutture di rimessaggio, l'officina meccanica e i piazzali per refitting e manutenzioni. L'azienda conta oggi su 17 dipendenti, ed è considerata leader nella vendita di yacht Cranchi, motoscafi Riva, gommoni e barche a motore: restaura Riva da collezione e vende accessori e abbigliamento di marchi Garmin, Fusion, Navigon, Navionics e Raymarine.

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La nautica traina l’economia di Olbia, un’azienda tra i primi posti in Italia per fatturato

imprese

30 Gennaio 2023

fatturato cranchi yachts

di Maria Verderame

La società del gruppo sno ai primi posti per fatturato in italia..

E’ a Olbia una delle aziende nautiche maggior per ricavi in Italia. L’azienda del gruppo SNO, come dimostra anche un’analisi sui bilanci condotta dal Cipnes Gallura, è una dei primi dieci in Italia per fatturato. Tra le aziende italiane nella nautica la Sno è in top10 nel Paese per fatturato . La storica impresa risiede nella zona industriale di Olbia e ha un bilancio di 36 milioni di euro.

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Lo ha decretato il Global Order Book del 2022 , dove al primo posto c’è il gruppo Azimut-Benetti della famiglia Vitelli con 128 yacht in costruzione per una lunghezza media di 35.9 metri e al secondo posto c’è Sanlorenzo di Massimo Perotti con 117 yacht in costruzione per una lunghezza media di 35.5 metri. La Gallura si conferma quindi una delle realtà più solide e sempre più in espansione per quanto riguarda il settore nautico.

I dati sul settore della nautica a Olbia.

Nell’area industriale Olbia, gestita dal Cipnes Gallura, sono presenti oltre 60 imprese della nautica e numerose sono le aziende collegate affini. Solo in Gallura l’economia della nautica genera, complessivamente, ricavi per 225 milioni, mentre l’Italia è il paese leader al mondo per la produzione di yacht oltre i 24 metri, con 523 maxi, super, giga yacht in costruzione.

La Gallura si conferma anche la prima in Italia per occupazione nell’Economia del mare , dove i dipendenti nel settore della nautica sono 16,8% del totale degli occupati. Questi dati sono stati raccolti nel report di Unioncamere. Nello stesso rapporto il territorio è secondo in Italia per valore aggiunto (13,9%).

La classifica sulle aziende italiane per fatturato.

L’azienda della nautica in Italia che fattura di più, secondo i bilanci del 2021, è Azimut-Benetti: 1 miliardo 033 milioni. Segue poi la Ferretti, con 514.8 milioni. Al terzo posto c’è la Sanlorenzo (464 milioni) , seguita da Overmarine Group (115.5 milioni) . Al quinto posto l’ Absolute, con 76.8 milioni , mentre la sesta è Cantieri del Pardo (71.3 milioni). Segue la Baglietto : 64.9 milioni, Cantiere Nautico Cranchi: 57.4 milioni, Solaris Yacht: 36 milioni, SNO: 36 milioni e Sacs: 27.6 milioni.

Il gruppo Sno, che detiene il marchio Novamarine, sta investendo molto a Olbia puntando sulla costruzione di motoscafi Magnum Marine ed è la decima azienda nautica in Italia per entità di fatturato. Un risultato sorprendente che proietta Olbia come una delle città più importanti del Mediterraneo per il settore nautico e unica realtà del Mezzogiorno per sviluppo di questo comparto.

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La qualità Cranchi dal Po al Levante ligure e alla Sardegna con Pagliarini International Boats

La qualità Cranchi dal Po al Levante ligure e alla Sardegna con Pagliarini International Boats

Nata a Cremona, Pagliarini International Boats si è ormai stabilmente insediata tra La Spezia e Bocca di Magra garantendo un riferimento professionale e qualificato a tutti gli armatori Cranchi della Riviera di Levante. È stata recentemente aperta anche una nuova sede a Olbia, in Sardegna.

Non basta costruire barche belle e funzionali, bisogna anche garantire ai propri armatori un’assistenza e servizi post-vendita all’altezza del prodotto e della propria fama.

È quello che ha realizzato il cantiere Cranchi Yachts con una rete di dealer efficienti e professionali. Li stiamo incontrando un po’ alla volta, ognuno con le sue specializzazioni e le sue prerogative, ma tutti con un unico denominatore comune: la  qualità dei servizi ai clienti Cranchi Yachts . Questa è la volta di Omar Pagliarini, l'esponente della seconda generazione di una famiglia di "nautici storici" fondatori di Pagliarini International Boats.

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La storia di Pagliarini International Boats inizia negli anni Settanta - 1971 per la precisione - quando i fratelli Gianfranco e Rosolino Pagliarini avviarono un’attività di manutenzione e vendita di barche nella natia Cremona, sulle rive del Po, con la denominazione di Automotonautica Fratelli Pagliarini.

In particolare Rosolino poteva vantare un passato da pilota motonauta, ma entrambi i fratelli garantirono un rapido consolidamento dell’attività che, col passare degli anni, sentì l’esigenza di avere uno sbocco al mare.

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“ I clienti non si accontentavano più delle crociere sul Po, tra l’altro sempre meno navigabile - racconta Omar Pagliarini, figlio di Rosolino - così abbiamo sentito l’esigenza di garantire loro uno sbocco al mare avviando una collaborazione con la Marina Colombiera a Bocca di Magra. Correvano gli anni Ottanta e questo è stato il primo passo, a cui è seguito l’avvio di una collaborazione con un altro cantiere sempre a Bocca di Magra, il Porto Carolina con il quale siamo poi entrati anche in società. Quindi, la nostra attività si è sempre più focalizzata sul Levante ligure, anche attraverso l’importazione di alcuni importanti fisherman americani di cui siamo diventati dealer ufficiali in Italia ”.

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L'incontro di Pagliarini International Boats con Cranchi per consolidare un'offerta di prestigio

“ L’incontro con Cranchi è del 1994 - prosegue Omar Pagliarini - Eravamo alla ricerca di un marchio di qualità che sapesse rispondere al meglio alle richieste dei nostri clienti che diventavano sempre più esigenti. Mai scelta è stata più azzeccata posso affermare, perché la crescita del cantiere è andata ben oltre le nostre aspettative e oggi possiamo tranquillamente affermare che la gamma Cranchi non teme confronti a livello mondiale. Come se non bastasse la collaborazione con Christian Grande ha garantito un ulteriore salto qualitativo sotto l’aspetto del design e gli ultimi modelli hanno letteralmente conquistato i nostri clienti ”.

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Ma quali sono i modelli che più conquistano i clienti di Pagliarini International Boat? “ Se dovessi indicare le barche che stanno raccogliendo i maggiori consensi - racconta Omar Pagliarini - dovrei certamente citare l’Endurance E30 e l’M44 HT che, con i recenti restyling, sottolineano al meglio il salto qualitativo fatto dal cantiere sotto l’aspetto dello stile. Poi i modelli nuovi, dall’A46 Luxury Tender al Settantotto. Ora c’è molta attesa per il Sessantasette che sarà la novità della prossima stagione. Ma non c’è solo il design, i Cranchi sono barche speciali anche per la tecnologia costruttiva: se porto un possibile cliente a visitare il cantiere di Piantedo, posso stare certo che quello è un cliente acquisito, perché di strutture così all’avanguardia ce ne sono poche in tutto il mondo, non solo in Italia ”.

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Leggi anche: Produzione robotizzata e un’efficiente rete vendita per restare alti nel mercato. Il caso di Cranchi Yachts

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L'estensione verso il levante ligure e la Sardegna

Di pari passo con il rapporto con Cranchi Yachts, della quale è dealer ufficiale per Cremona, Piacenza e tutto il territorio che va da Marina di Carrara a Genova, Pagliarini International Boats ha potenziato la sua struttura che ora può contare, oltre ai due riferimenti di Porto Carolina e Marina Colombiera, anche su un presidio commerciale nel Porto Mirabello a La Spezia e un capannone per il rimessaggio, assistenza e showroom nei pressi di Bocca di Magra.

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Ma non è finita, fin dall’inizio degli anni Novanta, Pagliarini International Boats è presente anche in Costa Smeralda per dare un servizio di assistenza post vendita e rimessaggio ai propri clienti che utilizzano la loro imbarcazione in Sardegna.

E più recentemente, dal 2017, la società è dealer ufficiale Cranchi per tutto il territorio isolano. Inoltre, grazie alla collaborazione avviata con due importanti cantieri di rimessaggio a Cala Saccaia nella zona industriale di Olbia, assicura l’assistenza e manutenzione alle barche Cranchi su tutto il territorio sardo.

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Pagliarini International Boats

Scopri tutta le rete dealer di Cranchi Yachts nel sito ufficiale del cantiere

Alberto Mondinelli

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Ecco quali sono le grandi corporazioni dietro allo yachting

Dietro marchi e cantieri oggi non ci sono quasi più aziende di famiglia come nel passato ma grandi gruppi industriali, holding finanziarie e investitori privati che controllano il mercato e danno forma all’industria nautica. ecco quali sono le 9 corporazioni più importanti..

A leggere comunicati stampa, annunci ufficiali e brochure aziendali il 70 per cento dei cantieri nautici si definisce leader del mercato. Può quindi essere difficile per un armatore in vena di acquisti o in generale per la comunità di appassionati distinguere a prima vista la reale posizione finanziaria delle aziende nautiche e le loro dimensioni. Dopo 20 anni di operazioni finanziarie, investimenti, fusioni e acquisizioni, complice la grande crisi del 2009 nel settore della nautica sono emersi alcuni gruppi industriali, grandi imprenditori e holding finanziarie che controllano un’ampia fetta del mercato e danno forma all’industria.

Chi sono questi colossi della nautica? In linea generale a investire nella nautica sono quasi sempre soggetti esterni a questo mondo che operano e accumulano capitali in altri settori economici: gruppi industriali, multinazionali, holding finanziarie, imprenditori, banchieri e fondi d’investimento. Per tutti la nautica ha un suo appeal a prescindere dall’andamento dell’economia: gli yachts rappresentano infatti uno status symbol legato al lusso, al benessere e al tempo libero. Senza contare che i cantieri nautici sono aziende qualificate che costituiscono un bel mix di tecnologia e cultura artigiana.

Vediamo allora quali gruppi economici ci sono oggi dietro i grandi marchi della cantieristica italiana e internazionale, quale è la loro configurazione societaria e quali risultati hanno ottenuto finora queste partnership.

Dalian Wanda Group

Fatturato annuale: $39,47 miliardi

Fondatore e presidente: Wang Jianling

Marchi: Sunseeker

Dalian Wanda Group è il più grande operatore commerciale immobiliare in Cina e il più grande operatore di catene di cinema del mondo. È stato fondato nel 1988 da Wang Jianlin, il terzo uomo più ricco della Cina. La società ha oggi 634 miliardi di yuan in attività e gestisce oltre 26 milioni di metri quadrati di proprietà alberghiera. Nel 2013, la società ha deciso di acquistare Sunseeker, produttore di yacht con sede nel Regno Unito. Dopo avere subito perdite per 9 milioni di sterline nel 2009, Sunseeker era stata rilevata da FL Partners, una società irlandese di private equity. Sunseeker è stato venduto nel 2013 al Gruppo Wanda per circa 300 milioni di sterline secondo il Financial Times.

Fatturato annuale: $44,18 miliardi

Fondatore e presidente: Bernard Arnault

Marchi: Princess Yachts, Royal Van Lent (Feadship)

Moet Hennessy Louis Vuitton, meglio conosciuto come il conglomerato francese dei beni di lusso, LVMH, forse non è così sorprendentemente anche un protagonista nel settore dei superyacht. Nel 2008, L Capital, società di investimento della compagnia, ha acquistato Princess Yachts in un contratto del valore di 200 milioni di sterline secondo la Reuters, con il sostegno della banca d’investimento Calyon. La LVMH fa capo a Bernard Arnault, imprenditore francese e uno tra gli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio stimato di 26 miliardi di dollari. L’alleanza societaria per il cantiere inglese va a gonfie vele, visto che nel 2017 ha stabilito il record di vendite con commesse per un totale di 1 miliardo di dollari e un incremento del fatturato del 26,6% rispetto al 2016.

Gavio Group

Fatturato annuale: €2,2 miliardi

Marchi: Baglietto, Cerri Cantieri Navali, Bertram

Anche il Gruppo Gavio, grande azienda italiana la cui principale attività è nelle concessioni autostradali con la società che gestisce oltre 1.400 chilometri di autostrade in Italia, ha interessi nel settore della nautica da diporto. Nel 2012 Beniamino Gavio ha guidato l’acquisizione dell’iconico cantiere italiano Baglietto per un importo di 18,5 milioni di euro. All’epoca però il cantiere spezzino era prossimo al fallimento. Gavio lo ha fatto ripartire investendo 50 milioni di euro di cui 18,5 milioni per il marchio e altri 18 milioni, spalmati in due anni e mezzo per la costruzione del nuovo stabilimento. Il gruppo ha ulteriormente consolidato la propria posizione nel settore acquistando Cerri Cantieri Navali, pochi mesi prima dell’accordo di Baglietto e successivamente acquisendo Bertram negli Stati Uniti nel 2015.

Privinvest Group

Proprietario: Akram & Iskandar Safa

Marchi: CMN, Nobiskrug, ADM Shipyards

Il gruppo Privinvest è una delle più grandi società marittime d’Europa che è coinvolta nella produzione navale e nell’industria dei superyacht. Fondata dai fratelli Safa, Privinvest acquistò la società Constructions Mécaniques de Normandie (CMN) con sede a Cherbourg, in Francia, nel 1992. La compagnia riuscì poi a lanciarla come cantiere navale con commesse dal Medio Oriente secondo l’Indipendent. Nel 2007 il gruppo ha finanziato il 30 per cento della società Abu Dhabi MAR che si è avventurata nella costruzione navale attraverso ADM Shipyards e ha lavorato al maxi yacht Yas di 141 metri. Nel 2009 Privinvest ha continuato a consolidare la sua posizione nel settore acquisendo anche il cantiere navale tedesco Nobiskrug che recentemente è diventato il più famoso per la costruzione dello yacht a vela A lungo 142,8 metri.

Azimut-Benetti Group

Fatturato massimo registrato: €300 miliardi

Presidente: Paolo Vitelli

Marchi: Benetti, Azimut

Azimut è stata fondata all’inizio degli Anni 70 da Paolo Vitelli come concessionaria di barche Amerglass. L’azienda si è quindi evoluta nella produzione di yacht costruendo la sua prima barca da 43 piedi. Successivamente varò Failaka, il primo yacht in vetroresina di 30 metri mai costruito, a un principe kuwaitiano. Nel 1985, Azimut rilevò il cantiere navale Fratelli Benetti a Viareggio, ponendo le radici per il gruppo. In seguito, la società ha iniziato a collaborare con il giovane designer  Stefano Righini che avrebbe concepito le linee Azimut per le quali l’azienda è conosciuta oggi. La società ha acquisito il cantiere Gobbi nel 2001 che ora produce la gamma di yachts Atlantis del gruppo da 10 a 18 metri. Nel 2004 il gruppo ha acquisito Fraser Yachts, una grande società di intermediazione di yacht. In seguito ha sviluppato il Marina di Varazze e il Royal Yacht Club di Mosca. Nel 2018 Azimut/Benetti ha registrato un fatturato di 850 milioni di euro, pari a +18 per cento sui 723 milioni del valore di produzione 2017 e nel prossimo triennio 2019-2021 investirà ulteriori 122 milioni di euro.

Ferretti Group

Fatturato massimo registrato: €1.5 miliardi

Proprietario: Weichai Group, Ferrari family

Marchi: Ferretti, Custom Line, Pershing, CRN, Itama, Mochi Craft, Riva

Ferretti nasce nel 1968 come prima divisione marittima dell’azienda familiare di Alessandro e Norberto Ferretti. Nel 1971 l’azienda varò il suo primo yacht in legno e nel 1982 iniziò a produrre barche per la pesca sportiva con flybridge. Nel 1996 il gruppo decise di espandersi in una gamma più ampia e di creare la Custom Line, una divisione destinata a operare nella crescente fascia di 26-40 metri. Negli anni seguenti la società ha moltiplicato le acquisizioni comprando CNA nel 1998, CRN nel 1999, Riva nel 2000, Mochi Craft nel 2001 e Itama nel 2004. Mentre la società si stava preparando per un’offerta pubblica iniziale (IPO) dopo essere stata acquisita in da Candover Investments che ha portato il valore del Gruppo a € 1,5 miliardi nel 2007, la crisi finanziaria ha portato a un calo significativo delle vendite. Di conseguenza il Gruppo ha dovuto ristrutturare il debito e i suoi creditori, guidati dalla Royal Bank of Scotland, hanno convertito una parte del loro debito di € 1,2 miliardi in azioni secondo Bloomberg. Il Gruppo Ferretti fu infine venduto a Weichai Group, una società statale cinese, il più grande produttore di bulldozer in Cina. Resta inteso che la società ha in seguito acquistato la partecipazione di RBS nel Gruppo Ferretti. Nel 2016, la famiglia Ferrari ha acquisito una partecipazione del 13,2% nel capitale del produttore di yacht.

Vagit Alekperov

Fatturato: $14.9 miliardi

Marchi: Heesen Yachts, OneOcean Port Vell

Il signor Vagit Alekperov è attualmente considerato uno degli uomini più ricchi della Russia secondo Forbes. Nel maggio 2015 è stato reso noto che il capo di Lukoil, la più grande compagnia petrolifera indipendente della Russia, è l’attuale proprietario di Heesen. Secondo i media olandesi nel 2008 Alekperov ha acquistato il cantiere Heesen Yachts dal fondatore Frans Heesen per una somma di 100 milioni di euro. Nel marzo 2016 Heesen ha lanciato la sua ultima ammiraglia, la Galactica Super Nova di 70 metri (Progetto Kometa) che è stata costruita per lo stesso Mr. Alekperov. Insieme a QInvest, la banca d’investimento del Qatar, Alekperov ha acquisito il porto turistico del superyacht di Barcellona, ​​OneOcean Port Vell, che, secondo i media spagnoli, ha finanziato fin dall’inizio.

Mohammed al-Barwani

Fatturato: $1,2 miliardi

Marchi: Oceanco, Turquoise Yachts

Magnate dell’energia, Mohammed al-Barwani ha fatto la sua ricchezza investendo in petrolio, gas, minerali e produzione. Nel 2010, tuttavia, ha deciso di acquistare il cantiere olandese Oceanco dal magnate delle spedizioni greche Theodore Angelopoulos. Prima azienda a costruire piscine termali su superyacht, Oceanco ha beneficiato molto dell’approccio pratico di Al-Barnawi che ha consegnato il bellissimo Nirvana al miliardario russo Potanin e ha ampliato la sua struttura per poter costruire yacht fino a 160 metri. Nel dicembre 2013 al-Barwani ha ulteriormente consolidato la sua posizione nel settore acquistando il produttore turco di yacht, Proteksan (ora Turquoise Yachts).

Genting Group

Fatturato annuale: $2,18 miliardi

Fondatore: Lim Goh Tong

Marchi: Wider Yachts, Grand Bank Yachts, U Boat Worx, Lloyd Werft

Gruppo economico specializzato nel settore dell’intrattenimento con sede in Malesia, Genting Group ha acquistato la proprietà del cantiere italiano Wider Yachts attraverso la sua linea di crociere Genting Hong Kong, espandendo ulteriormente i suoi interessi nel settore dello yachting. Ideato da Tilli Antonelli, ex amministratore delegato di Pershing (acquisita dal Gruppo Ferretti), Wider Yachts è stato fondato nel 2010 con il primo modello da 13 metri, Wider 42, il cui punto di forza è diventato la piattaforma estendibile situata in mezzo alla nave. Secondo l’indice Timeline, Wider Yachts è stato venduto a maggio 2013 per la cifra di € 22 milioni.

Il coinvolgimento di Genting con Wider ha tuttavia avuto inizio nel dicembre 2012, quando il gruppo ha effettuato un investimento nel cantiere navale italiano tramite un aumento di capitale che ha consentito di ottenere una partecipazione del 50 per cento nella società. “Ho deciso di sostenere Wider perché sono rimasto impressionato dal suo sviluppo e dalla sua capacità di affermarsi sul mercato internazionale” ha commentato il presidente di Genting, Tan Sri Lim Kok Thay al momento dell’investimento.

Gli interessi del gruppo malese nello yachting non si limitano a Wider Yachts in quanto il Gruppo Genting ha una partecipazione del 24,85% in Grand Banks Yachts dal dicembre 2014 e una quota del 15 per cento nel produttore di sottomarini di lusso U-Boat worx. Il capitale riservato alla nautica del gruppo, inclusa la sua partecipazione in Wider, raggiunge i $ 38 milioni.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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Rizzardi Yachts in crescita progressiva

Rizzardi Yachts in crescita sta preparando la prossima stagione forte un consolidato successo che ha condotto lo storico cantiere ad una crescita progressiva nell’ultimo biennio. Una previsione di crescita progressiva interessa inoltre il Cantiere che si vede già confermate commissioni per il 2022 .

UN TREND POSITIVO

Un momento di grande fermento per la preparazione dei Saloni Nautici alle porte a cui il Cantiere di Sabaudia porterà alcune novità. Nelle ultime settimane Rizzardi Yachts ha varato ben 3 imbarcazioni di 50’ e 60’ della linea “IN ” – un INFive e due INSix . In programma altrettanti yacht, il cui varo è però previsto nei prossimi mesi e che sono in corso di allestimento nello stabilimento sabaudiano.

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Produzione in crescita e fatturato che registra un incremento significativo che si aggira intorno al 30% tra l’anno 2019 e il 2020 con ulteriori prospettive di crescita rispetto al confronto dei dati con i primi mesi del 2021.

Rizzardi Yachts

RIZZARDI YACHTS IN CRESCITA ANCHE I SERVIZI

Il cantiere si sta strutturando anche attraverso ulteriori servizi con l’ampliamento dei comparti di  rimessaggio, refitting e assistenza. Sono oltre 70 le imbarcazioni gestite nell’ultimo anno.

Il cantiere ha inoltre finalizzato uno showroom riservato agli armatori in cui questi possono confrontarsi con interior designer  e progettisti. Lo scopo è accompagnare gli armatori nella scelta più opportuna alle proprie necessità. Gli esperti consigliano in merito a tessuti, rivestimenti, finiture e accessoristica di alto livello come componenti interni per le cabine e rubinetterie per i bagni.

Rizzardi Yachts

RIZZARDI YACHTS IN CRESCITA : UN NUOVO ASSETTO MANAGERIALE

Nell’ottica di valorizzazione di un marchio storico nel settore nautico italiano l’azienda sta operando cambiamenti significativi anche nell’aspetto manageriale. Sempre sotto la guida del fondatore Gianfranco Rizzardi , sono oggi i figli Corrado e Damiano a ricoprire ruoli di responsabilità. I due fratelli ricoprono i ruoli rispettivamente di direttore generale del cantiere – con particolare attenzione alle prospettive di sviluppo, nuovi investimenti e internazionalizzazione – e focal-point del “Centro Stile Rizzardi” da cui prendono vita i nuovi progetti supportati da collaborazioni esterne e sviluppati poi dal dipartimento tecnico interno al cantiere.

Rizzardi Yachts

RIZZARDI YACHTS NEL PROSSIMO FUTURO

In previsione dei saloni nautici autunnali il Cantiere sta lavorando al consolidamento e all’ ampliamento della linea “IN” con i progetti INseven e INeight . Grande attesa e curiosità intorno al nuovo modello in lavorazione. A tutt’oggi non si sa quale sarà la definitiva metratura, ma sappiamo che, nelle linee, ricalcherà l’impronta decisa e contemporanea oramai definita della gamma.

RIZZARDI YACHTS

www.rizzardiyachts.com

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Settantotto 78

Cranchi Yachts Highlights

Cranchi yachts brochure collection.

The brochures for the 2022/2023 season are available for download.

Cranchi Yachts Brochure Collection

Sessantadue 62

A new flybridge yacht with an overall length of 20.15 metres will enhance the line-up of Cranchi Yachts’ Flagship Collection and make it even more complete.

Sessantadue 62

Sessantasette 67 Corsa

A new project is taking shape within the spaces of the Cranchi Yachts Research and Development Department.

Sessantasette 67 Corsa

It's always time to meet: Cranchi Yachts in collaboration with its dealer network participates in the main international boat shows.

Boat shows

A46 Luxury Tender

The newborn in the range of Cranchi Yachts is a Luxury Tender of 46 feet, with distinctive features that make it ideal as a dayboat or express cruiser.

A46 Luxury Tender

Settantotto 78

The 25 metre Settantotto is a grand exhibit, crafted with the utmost attention to detail. A state-of-the-art model and an extraordinary example of naval architecture and design: the Settantotto is the perfect boat to celebrate 150 years of Cranchi Yachts.

Settantotto 78

Sessantasette 67

Here is the new yacht that will enrich the Cranchi flybridge range. With a length over all that exceeds 67 feet (20.8 meters), the new model is called Sessantasette, like the number, written in full and in Italian.

Sessantasette 67

E30 Endurance

The E30 Endurance is a daycruiser with inboard engine that has modernised the concept and design of the legendary Endurance line by Cranchi Yachts.

E30 Endurance

E26 Classic

The E26 Classic is a sporty 8 metre day cruiser with a unique and sophisticated style: a perfect balance between vintage and contemporary essentiality.

E26 Classic

The E26 Rider is an innovative bowrider equipped with an outboard engine. The stem and fluid lines of the hull transmit a sportiness and elegance: a contemporary classic.

E26 Rider

Cranchi Cares

Cranchi Yachts refitting centers offer assistance, hauling and launching services to ship owners.

Cranchi Cares

IMAGES

  1. Cranchi E26 Classic

    fatturato cranchi yachts

  2. Cranchi E26 Classic

    fatturato cranchi yachts

  3. CRANCHI YACHTS

    fatturato cranchi yachts

  4. Cranchi 78 yacht tour: Inside the Italian yard's great glass flagship

    fatturato cranchi yachts

  5. Cranchi Yachts to launch the Cranchi 67 Sessantasette in 2022

    fatturato cranchi yachts

  6. Cranchi Z35

    fatturato cranchi yachts

VIDEO

  1. Il super yacht si trasforma in sommergibile

  2. Premium Boats with Cranchi Yachts @Cannesyachtingfestival

  3. Cranchi Z35

  4. The engine starts. The heart stops ♥️ Subscribe to discover more about Cranchi Yachts ⬇️

  5. Cranchi M44 HT

COMMENTS

  1. PDF Cranchi Yachts

    Company Profile. Cranchi Yachts è il brand italiano sinonimo di eccellenza tecnologica nel settore delle imbarcazioni da diporto a motore. Vero unicum nel panorama internazionale, il Cantiere prosegue la sua attività in modo indipendente fin dal 1870.

  2. Profilo dell'azienda

    Cranchi Yachts è il brand italiano sinonimo di eccellenza tecnologica nel settore delle imbarcazioni da diporto a motore. Vero unicum nel panorama internazionale, il nostro Cantiere prosegue la sua attività in modo indipendente fin dal 1870.

  3. Bellini Nautica, il dealer che fa viaggiare forte Cranchi anche sul

    by Alberto Mondinelli. 28 Agosto 2021. Pubblicità. Bellini Nautica è dealer Cranchi per le province di Brescia e Bergamo e il posizionamento sul lago d'Iseo non gli impedisce di vendere bene le barche destinate a navigare sul mare, merito dei prodotti che vende e del grande "attivismo" di Martina e Battista, i figli del fondatore Romano Bellini.

  4. Produttori di yatch, primo in classifica Azimut-Benetti

    L' industria nautica italiana non è mai stata meglio. Lo dimostra l'andamento del fatturato generale del settore, che oggi vale oltre il 3,2% del Pil e di recente sta vivendo annate positive a livelli mai visti prima. Nel 2022 la nautica in Italia ha fatturato oltre 7,3 miliardi di euro: risultato in aumento del 20% rispetto al 2021.

  5. Lunga vita a Cranchi Yachts. Dalla Valtellina la storia del Made in

    Molti gli italiani (fetta di mercato che si aggira attorno al 23%) ma ancora più numerosi gli stranieri che da anni considerano questa azienda dalla forte connotazione familiare, da 200 dipendenti...

  6. A bordo come a casa, con spazi da vivere all'aperto

    Nell'anno nautico 2019/20, la lombarda Cranchi Yachts ha messo a segno una crescita del 19% superando i 50 milioni di ricavi e per l'esercizio in corso punta a superare abbondantemente i 55 milioni.

  7. PDF www.cranchi.it

    Cranchi Yachts vive con giustificata attesa il 2024, quan- do il portfolio dell'azienda ve- drà il debutto di due nuove e raf- finate ammiraglie della Flybrid- ge Collection progettate dal Centro Studi Ricerche della so- cietà: il Sessantasette 67 ft Cor- sa (20,80 metri di lunghezza fuori-tutto, in grado di ospitare 18 persone) e il Sessantadue...

  8. PDF Cranchi Yachts

    Company Profile. Cranchi Yachts is the Italian brand synonymous for technological excellence in the motor pleasure boat sector. The Shipyard has continued its independence since 1870. Always at the top of the company, the Cranchi family shares the property with the Monzino family.

  9. Bellini Nautica: fatturato record per gli yacht del lago d'Iseo

    Nel 2021 il fatturato aveva superato di poco i 10 milioni e mezzo di euro. Tra le vendite più significative anche un'imbarcazione Cranchi Sessantasette per un controvalore di 2,85 milioni di euro: sul fronte "vintage" venduta anche una barca Riva Aquarama per 725mila euro.

  10. Un'azienda nautica di Olbia tra i primi posti in Italia per fatturato

    Segue la Baglietto: 64.9 milioni, Cantiere Nautico Cranchi: 57.4 milioni, Solaris Yacht: 36 milioni, SNO: 36 milioni e Sacs: 27.6 milioni. Il gruppo Sno, che detiene il marchio Novamarine, sta investendo molto a Olbia puntando sulla costruzione di motoscafi Magnum Marine ed è la decima azienda nautica in Italia per entità di fatturato.

  11. Cantiere Nautico Cranchi Spa Fatturato e Bilancio

    Fatturato Cantiere Nautico Cranchi Spa 82.794.364 euro . L'ultimo bilancio della Cantiere Nautico Cranchi Spa presente sul nostro sito è relativo all'anno 2022 con vendite complessive pari a 82.794.364 euro e un risultato di esercizio per euro 7.005.857. Ulteriori informazioni su Cantiere Nautico Cranchi Spa

  12. PDF Cranchi Yachts Company Profile 2024

    2020 150 anni di storia. Cranchi Yachts celebra lo straordinario anniversario con la presentazione della sua nuova ammiraglia, Cranchi Settantotto. 2022 È operativo Cranchi Cares Sardinia, il nuovo centro di refitting in Sardegna. M I S S I O N

  13. Pagliarini International Boats porta i Cranchi dal Po alla Liguria e

    4 Gennaio 2022. Pubblicità. Nata a Cremona, Pagliarini International Boats si è ormai stabilmente insediata tra La Spezia e Bocca di Magra garantendo un riferimento professionale e qualificato a tutti gli armatori Cranchi della Riviera di Levante. È stata recentemente aperta anche una nuova sede a Olbia, in Sardegna.

  14. CANTIERE NAUTICO CRANCHI S.P.A.

    GRATIS il fatturato e l'utile/perdita di CANTIERE NAUTICO CRANCHI S.P.A. (p.iva 00070470141) - PIANTEDO (SO) - Codice Ateco: 30.12 -

  15. Ecco quali sono le grandi corporazioni dietro allo yachting

    In seguito ha sviluppato il Marina di Varazze e il Royal Yacht Club di Mosca. Nel 2018 Azimut/Benetti ha registrato un fatturato di 850 milioni di euro, pari a +18 per cento sui 723 milioni del valore di produzione 2017 e nel prossimo triennio 2019-2021 investirà ulteriori 122 milioni di euro. Ferretti Group

  16. Gruppo Ferretti

    Il Gruppo Ferretti è una multinazionale italiana nel settore della cantieristica navale, proprietaria di 7 marchi commerciali attivi nella progettazione, produzione e commercializzazione di yachts e megayacht dagli 8 ai 90 metri di lunghezza. Dal 31 marzo 2022 è quotata alla Borsa di Hong Kong e dal 27 giugno 2023 alla Borsa Italiana.

  17. Bellini Nautica

    Bellini Nautica è leader nella vendita di yacht Cranchi nuovi e motoscafi Riva usati, gommoni e barche a motore. Restaura Riva da collezione e vende accessori come navigatori Garmin, Fusion, Navigon, Navionics e abbigliamento per la nautica a marchio Raymarine.

  18. Company Profile

    Company Profile. Download Company profile 2024. The activity of Cranchi Yachts is aimed at the production of high quality motor boats, with excellent marine performance, excellent reliability and extended safety standards.

  19. Rizzardi Yachts in crescita progressiva

    Produzione in crescita e fatturato che registra un incremento significativo che si aggira intorno al 30% tra l'anno 2019 e il 2020 con ulteriori prospettive di crescita rispetto al confronto dei dati con i primi mesi del 2021. RIZZARDI YACHTS IN CRESCITA ANCHE I SERVIZI

  20. PDF Cranchi Yachts

    STRATEGYCompany Profile Investimenti in R&D Sviluppo Divisione Marine & Service Centres Internazionalizzazione del brand Sviluppo e sostegno alla rete di vendita Una gamma completa dai 26 ai 78 piedi Creazione di valore Sostenibilità a lungo termine RAFFORZAMENTO DEGLI ASSET RINNOVAMENTO ED ESPANSIONE DEL PORTFOLIO CRESCITA SOSTENIBILE

  21. A new Journey with my Riva

    Benvenuti al nuovo Riva Privée al Jeddah Yacht Club. 28 febbraio - 3 marzo 2024 Dubai International Boat Show 2024 27 febbraio 2024 Ferretti Group sostiene il "7: The David Beckham UNICEF Fund". 26 febbraio 2024 Ferretti Group prende il largo verso il Dubai International Boat Show. 8 marzo 2024

  22. Cranchi Yachts

    Cranchi Cares. I centri per il refitting di Cranchi Yachts offrono agli armatori servizi di assistenza, alaggio e varo. Scopri di più. Vendita barche a motore e yacht di lusso | Barche nuove e usate: un'ampia gamma di barche motore di altissima qualità disponibili per l'acquisto.

  23. Cranchi Yachts

    Cranchi Yachts refitting centers offer assistance, hauling and launching services to ship owners. Discover more. Sale of power boats and luxury yachts | New and pre-owned boats: a wide range of high quality power boats available to purchase.